Colonia Sarda, “toccata e fuga”

“Toccata e fuga”, questa volta lo spartito lo ha in mano mister Roberto, il suo pianoforte è la Colonia sarda, che punge ma poi scappa al momento di dimostrare le sue certezze in campo. Organizzazione e gioco di squadra portano al 100% di vittorie nelle prime due partite ma d’altro canto mostrano le prime crepe, 6 gol presi sono un campanello d’allarme. Preoccupa soprattutto la tenuta mentale durante i cinquanta minuti, a tratti è lo spirito tedesco a prevalere, solido, attento e concentrato; altre volte prevale la superficialità italiana o la voglia di divertirsi e di arrivare tutti al gol. La partita contro la Revisioni Santa Gilla è un perfetto ritratto della sua situazione attuale, dominio totale nel primo tempo, dove è concessa solo mezza occasione agli avversari a tempo scaduto, pensando forse di essersi già seduti in panchina. I bianco-rossi di mister Lenzen prendono il primo gol e vanno completamente in tilt, perdono la bussola, si innervosiscono e fanno saltare quegli schemi tattici e quel gioco di squadra che rappresentano l’unico modo per portagli alla vittoria. Non avendo grandi individualità, anche se tra le loro file spiccano Cintura, con il suo sinistro velenoso, e Curreli con la sua rapidità e imprevedibilità, sono costretti a giocare bene per vincere, non possono per loro natura prendersi i tre punti con partite sporche, risolte magari dal colpo di genio del campione che non ti aspetti. Questa d’altronde è la filosofia di Lenzen, studiata e limata nella scuola tedesca, il mister predica concentrazione, cattiveria agonistica (ovviamente sempre nel rispetto delle regole del gioco e egli avversari), e soprattutto cerca di trasmettere ai suoi la cultura del gioco di prima, del possesso palla costruito con calma dalla difesa, senza permettere alla frenesia di prendere il sopravvento nella costruzione della manovra.

I 6 gol presi nella recente uscita contro Santa Gilla rappresentano uno spartiacque della stagione, stabiliranno se Colonia Sarda ha la forza di rialzarsi, riconoscere i propri limiti e andare avanti nella loro crescita o se cadranno nelle loro paure, paralizzandosi un’altra volta alla prima difficoltà, al primo gol preso o alla prima provocazione degli avversari di turno.

Fondamentale, a mio avviso, sarà il recupero di Marco Frau. Il ragazzo ha sicuramente delle qualità tra i pali, anche se è ancora forse troppo insicuro nelle uscite; troppi alti e bassi nel rendimento e qualche volta anche all’interno della stessa gara, incomprensibile per esempio il suo folle abbandono della protezione della porta nell’ultima azione contro Revisioni Santa Gilla che poi porterà alla sconfitta per la sua squadra. Non vorremmo essere nei panni del ragazzo negli spogliatoi, probabilmente il mister e i compagni si saranno fatti sentire a fine gara.

In sintesi, il recupero della condizione mentale è possibile e passa soprattutto dal recupero dell’estremo difensore, le prossime partite ci diranno se saranno ancora “toccata e fuga” o permanenze, nel campo e nella parte alta della classifica.

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