Go Go Bar, la capolista del Girone A della Gold Cup: ottime individualità e gioco a memoria

Dopo quattro giornate il girone A della Gold Cup ha un’assoluta protagonista. Si tratta di GoGo Bar. La squadra costruita da Micheal Frau si è confermata, partita dopo partita, la formazione da battere: 4 vittorie su 4, 37 gol fatti e 22 subiti, una differenza reti di +15 (la seconda squadra con la differenza reti più alta è Alex Bar, con un discreto +3). Numeri importanti e di rilievo che portano il team nero-arancio tra i favoriti per la vittoria finale del torneo. Quando mancano tre partite alla fine della prima fase a gironi, la squadra di Frau si ritrova con un vantaggio di tre punti sulla seconda (Nuova Vesti) e con un calendario non complicato davanti a sé. GoGo Bar ha le qualità per chiudere questa fase a punteggio pieno.

La squadra – Rosa corta (rispetto alle avversarie), composta da soli 9 giocatori, ma ben collaudata e con diverse individualità di spicco. Due nomi su tutti: Luigi Timpanari e Luciano Ambu. Il segreto di GoGo Bar però è nel gioco di squadra. Nonostante le diverse personalità presenti all’interno della rosa nero-arancio, la formazione di Michael Frau gioca a memoria ed è a tratti devastante, con azioni rapide e travolgenti. GoGo Bar sfrutta la corporatura esile e l’agilità di quasi tutti i giocatori presenti in rosa, puntando sulla corsa e sui continui cambi di posizione (soprattutto tra i due laterali).

Il bomber – Con 9 reti in quattro gare giocate, il capitano-presidente di GoGo Bar, Michael Frau, è il cannoniere della squadra. Il numero 10 nero-arancio si fa trovare quasi sempre al posto giusto al momento giusto in area avversaria. Pivot di grande movimento, rapido e cinico sotto porta. Quando è necessario, si sacrifica per i compagni anche in fase di non possesso palla. Alle spalle si ritrova Luciano Ambu, laterale di corsa e qualità, fermo a 8 reti. Sarà una corsa a due per la palma da cannoniere di GoGo Bar.

La stella – Presente solo in due gare su quattro, ma non ci sono dubbi nel definire Luigi Timpanari la stella di questa squadra. Giocatore in grado di cambiare il match da un momento all’altro. Elemento di qualità superiore rispetto alla media e la sua media voto di 7,75 è un dato che conferma la sua enorme classe. A volte si fa prendere troppo dal nervosismo, ma è normalità per un giocatore sanguigno come lui. Insieme a Timpanari, GoGo Bar può contare anche sulle ottime qualità tecniche di Roberto Angioni, elemento che sa essere cinico quando serve ma sa essere anche altruista.

Il leader “silenzioso” – All’interno della rosa di GoGo Bar è presente anche il classico leader “silenzioso”, poco appariscente dal punto di vista tecnico, ma concreto e cinico nel suo ruolo. Parliamo di Francesco Perra, centrale classe ’90. Al contrario dei suoi compagni, più propensi alla giocata di fino o al dribbling (anche in posizioni pericolose del campo), il numero 3 nero-arancio gioca in modo semplice e pulito. Rapido e con un buon senso della posizione. Di tanto in tanto si sgancia e cerca il gol, trovandolo non raramente (visti i tre gol realizzati nei quattro match fino ad oggi disputati). Perra è sicuramente uno dei segreti di GoGo Bar. Garantisce equilibrio, copre i buchi lasciati scoperti dai compagni e tiene sempre alta la tensione della squadra, anche con la partita ormai chiusa.

I gregari – La rosa di GoGo Bar viene completata dai classici “gregari”. Giocatori importanti per la squadra, ma meno appariscenti degli altri. Parliamo del portiere Cappai, una sicurezza tra i pali. Antonio Boi, centrale che garantisce sempre prestazioni oltre la sufficienza. Giorgio Loi, calciatore di corsa e sacrificio. Antonio Cogoni, elemento di grande qualità tecnica e di ottima prestanza fisica.

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