Salve a tutti, sono Nicola Corongiu.
Vista la situazione creatasi, e la conseguente mancanza di gare, si è deciso che per rimanere vicino a voi, noi collaboratori faremo un articolo sulla nostra esperienza in questo ambiente.
Io sono arrivato in questa squadra sul finire del 2016: un momento non facile, perché era ancora forte e penetrante il sentimento di cordoglio per la scomparsa di Toto Piludu, l’illustre predecessore che aveva lasciato, dopo anni di lavoro, lo storico campo di Via Pessina. Signor Toto, prima di salutarci, ha potuto vedere (e da lassù ancora vede) con orgoglio ciò che Giacomo e Cristina avevano successivamente costruito: nel 2016, oltre al Quartu League, ormai popolarissimo, era in pieno sviluppo la seconda creatura, il Cagliari League.
Il mio ingresso avviene così, tra la difficoltà generale nel tentativo di superare un momento delicato e la percezione di grande coinvolgimento per una annata in grande stile che stava per decollare.
La prima cosa che ho dovuto imparare, importantissima, è la precisione e la completezza nel procurarmi le informazioni sulla gara. Per me, l’inserimento di gol, provvedimenti disciplinari e diciamo pure i voti, era una cosa nuova. Tra l’altro, la Mr Soccer 5 già da qualche tempo aveva iniziato ad annotare un altro aspetto caratteristico delle gare: gli assist. Questa era indubbiamente la maggiore novità per me. Infatti, è stata la prima associazione a dare questo genere di premi, e se il fatto può essere stimolante per i giocatori, talvolta diventa massacrante per noi collaboratori. Soprattutto nelle gare con un numero imponente di reti. Nei primi tempi era infatti complicato ridurre al minimo la percentuale di errore, fortunatamente col tempo ho adottato le mie contromisure.
Non voglio dare consigli a nessuno, però posso dire a coloro i quali si siano tuffati in questa avventura da breve tempo, di non lasciarsi scoraggiare da qualche eventuale errore: ci siamo passati tutti e col tempo si migliora certamente.
Questa è una parte molto tecnica (magari troppo, per alcuni) del mio racconto personale ma che ritenevo necessario spiegare.
La parte certamente più interessante di questo lavoro, è senza dubbio l’agonismo e la bellezza dei gesti tecnici. Mi ritengo fortunato perché in questi anni ho visto tanti grandi giocatori, tutti diversi e ognuno con un suo stile ben definito.
Questo rende più appassionante il nostro compito perché ci consente di redigere pagelle sempre nuove, e oltretutto la nostra fantasia viene stimolata pienamente.
La passione credo sia l’ingrediente principale per un buon lavoro. E le belle partite contribuiscono a coltivare quella passione. Ecco perché mi ritengo fortunato.
C’è poi un altro aspetto molto bello, il più bello di tutti: le premiazioni. La molteplice celebrazione dei protagonisti del campionato. La musica, i colori, l’allegria dei presenti. Momenti prolungati di euforia e divertimento. Roba da brividi. Questo è a mio parere il modo più azzeccato per simboleggiare il calcio: una festa. Sì, vorrei che il calcio fosse sempre questo, un girotondo festoso, un distributore di felicità.
Spero che nessuno abbia trovato tedioso questo mio racconto sulla esperienza con la famiglia Mr Soccer 5.
Un caro saluto a tutti. Ci vediamo presto sul rettangolo di gioco. 😉😉💪💪