Ciao a tutti da Tore, 43 anni, ultimo arrivato nella redazione di Mr Soccer 5. Ingegnere elettronico con la passione per il calcio giocato e raccontato.
La mia modesta “carriera” calcistica, iniziata a 9 anni nei “pulcini”, si è conclusain terza categoria a 36 con intatto l’entusiasmo di un bambino fino all’ultima partita ufficiale.Già da piccoloriempivo quaderni e pure i diari scolastici con tabellini, classifiche, pagelle e commenti sulla squadra dove giocavo e quella per cui tifavo. Per gli altri era assurdo tempo perso, per me un hobby irrinunciabile. Con l’arrivo del computer a casa, son passato dai quaderni a word ed excel, mentre conl’avvento di internet ho creato un sito per la mia squadra del cuore, la Sampdoria, nel 2003, e due anni dopo un forum, ormai da tempo il più seguitosulla squadra blucerchiata. Nonostante una vita piena, son riuscito a portare avanti entrambi i progetti in tutti questi anni. Un secondo lavoro a titolo gratuito.
Questo preambolo per spiegare cosa mi ha portato a contattare la segreteria di Mr Soccer 5 per propormi come cronista, in un periodo di difficoltà lavorativa, che mi ha “regalato” del tempo libero aggiuntivo. In quel momento però l’unica possibilità di collaborare sarebbe stata nel ruolo di arbitro. Pur avendo avuto una esperienza di 4 anni nel calcio FIGC,anche in quella veste, non me la sono sentita di riprendere in mano fischietto e cartellini.
Per fortuna qualche settimana dopo è arrivata la chiamata per un secondo colloquio conoscitivo con Cristina e Tamara. Dopo pochi giorni ero su un campo con penna e quaderno ad assistere l’esperto Giancarlo. Il calcio a 7 ha una rapidità di eventi superiore a quello a 11. Alle prime azioni in cui mi son perso qualche dettaglio, ho pensato: “si può avere un replay?”. E’ semplice identificare l’autore del gol, non altrettanto memorizzare chi ha fornito l’ultimo passaggio. Ho imparato subito, grazie anche ai preziosi suggerimenti di Silvio, il tutor dei nuovi, che devi tenere un occhio al campo ed uno al blocco.
E’ nostro compito tenere il tempo col cronometro (riferimento per i giocatori che scalpitano in panchina nell’attesa di entrare in campo) e aggiornare risultato e marcatori per il “live” della app. Bisogna giungere nell’impianto con anticipo per recuperare palloni e liste giocatori, assistere l’arbitro nelle operazione di appello e compilazione, scattare una foto tra due partecipanti alla partita, uno per squadra
Ma come sottolineato da Giovanna nel suo pezzo, non va dimenticata l’attività preparatoria all’impegno. Non riuscirei mai ad andare a documentare una gara senza essermi “spulciato”le schede dei giocatori delle squadre, cercando di identificare chi potrebbero essere i protagonisti. Poi le classifiche, i risultati, soprattuttoquelli recenti per capire in che stato arrivano le squadre, e andarsi a guardare la cronaca dello scontro diretto dell’andata se siamo nel girone di ritorno come in questo periodo. Insomma, una attività di studio preliminare.
La parte meno ludica è invece quella al rientro a casa, in ora tarda.Ci sono da compilare tabellini e pagelle. Lavoro di attenzione e precisione. Poi c’è la parte di pura cronaca e i migliori / peggiori, da creare facendo riferimento agli appunti presi al campo. L’ideale sarebbe riuscire a chiudere in nottata, coi ricordi ancora vivi, ma spesso la palpebra cala ed il lavoro viene rimandato alla mattina. Capite che senza una buona dose di passione non si va avanti.
Purtroppo l’emergenza “Covid-19”, ha troncato quasi subito, e spero per poco, la mia nuova avventura. Ma per quel che ho visto vi posso assicurare che dietro questi tornei c’è un’organizzazionemaniacale che funziona magistralmente grazie alla competenza e la disponibilità di tutti. Credo che trovare di meglio a livello amatoriale sia difficile. Complimenti a chi tanti anni fa ha creato questo “gioiello”, e a chi ha contribuito a migliorarlo, regalando divertimento a tanti giovani e “diversamente” giovani come me, che pure saltuariamente partecipo.
L’invito per gli atleti è quello di cercare di aiutarci a mantenere il clima più sereno possibile. Tutti scendono ai campi per vincere, ma non bisogna dimenticare che si va lì in primis per divertirsi e svagarsi. L’augurio invece è di ripopolare presto gli impianti e ricominciare a vedere belle giocate, gol e assist spettacolari. E poi le esilaranti battute che spesso si sentono in tornei di questo tipo. Sono certo che il periodo di pausa farà ripartire tutto con ancora maggiore spinta ed entusiasmo in campo e fuori.
Salvatore Manzi.