Cronaca

Sau&Pisu show: 360 secca Arrubia 6-1

Un’altra vittoria, l’ennesima ormai, della 360 che vince per 6-1 contro Arrubia. Partita indirizzata già dai primi minuti, con il match che ha avuto diversi momenti “morti” in cui la squadra di Scarlatella ha amministrato il possesso di palla con parecchi torelli. Mattatori del match sicuramente i due Marco, Pisu e Sau, con rispettivamente 3 e 2 gol. Per Arrubia il gol della bandiera lo segna il solito Anedda.

Dopo 3 minuti di gioco, 360 è subito in vantaggio: filtrante col contagiri di Picciau per Sau che scavalca Mura con uno splendido pallonetto dal limite dell’area. All’8′ il raddoppio firmato da Pisu, che raccoglie il servizio al bacio di Giovanni Lorusso per insaccare il 2-0. L’ex Verona sarà ancora protagonista pochi minuti più tardi quando riuscirà a duettare ancora con Sau per far segnare ancora Marco Pisu il gol del 3-0. Nel finale di primo tempo altri due gol: Sau mette a segno la sua doppietta personale, a seguito di un’azione insistita da parte della 360; mentre Pisu fa tripletta sull’invito di Picciau che era stato servito in precedenza da Sau, quest’ultimo ripartito in contropiede.

Si chiude la prima frazione con il netto punteggio di 5-0 con una sola squadra in campo e tante azioni spettacolari della 360. Anche senza il bomber Matteo Mancosu, presente ma in panchina con la febbre, la squadra di Scarlatella sembra essere una macchina perfetta, che alterna giocate spettacolari al grande servizio dal punto di vista quantitativo. Il primo squillo interessante di Arrubia lo vediamo a inizio ripresa quando Simone Anedda va via sulla sinistra e calcia trovando solo la parte esterna della rete difesa da Palumbo. Ma passano 10 minuti e il numero 10 dei rossi trova il gol “della bandiera” sull’ottimo dai e vai con Francesco Vatieri. Il goleador e l’assistman saranno pericolosi nuovamente al 40′, ma le loro conclusioni non impensieriscono l’estremo difensore avversario. Al 45′ ci prova anche Marongiu, ma il suo tentativo si stampa sul palo.

Sul finale di gara la 360 torna a macinare gioco e lo fa trovando la rete del definitivo 6-1: Sau scambia con Lorusso, quest’ultimo si presenta davanti a Mura e lo fredda con un pregevole mancino che si insacca alla sinistra dell’estremo difensore rosso. Ancora pochi scampoli di partita prima che Fais fischi la fine, ma il risultato è chiaro: 6-1 360.

Pagelle – 360 GG

Marco Pisu 8: Veste i panni di Matteo Mancosu e mette a segno una tripletta straordinaria. Grandissima partita del numero 20 della 360. Veloce e funambolico sulle fasce, letale e canonniere davanti. Guarda mamma, come Mancosu!

Marco Sau 8: Due gol e una buona prova anche per “Pattolino” che nel primo tempo sembra essere tarantolato. Nella ripresa, forse per un contrasto duro, accusa un po’ di dolore, e allenta il suo ritmo di gioco. Ha comunque il merito di mandare in porta Lorusso per il definitivo 6-1. Imprevedibile

Ignazio Francesco Picciau 8: Prova di spessore per Picciau, uno dei giocatori più presenti della rosa di Scarlatella. Forse uno dei meno appariscenti alle volte, ma oggi non si può dire questo: due assist messi a segno e tanta qualità sulla mediana della 360. Palleggiatore

Pagelle – Arrubia

Simone Anedda 7: È l’anima dell’Arrubia e lo dimostra ancora una volta quando riesce a mettere a segno il gol del 5-1. Una rete che vale ben poco ai fini del risultato, ma che evidenzia ulteriormente la sua enorme importanza all’interno della rosa. Portiere, difensore, centrocampista, attaccante. Dove lo metti, lui sta, e fa sempre bene. Platonico

Francesco Vatieri 6,5: Un assist per il gol di Anedda e poco più. Lì davanti si fa fatica a creare qualcosa. Lui ci prova, facendo a sportellate con la difesa avversaria, ma finendo per perdere la battaglia. Ci ha dimostrato di essere un attaccante di tutto rispetto, ma contro la 360 tutti crollano a un certo punto (almeno, per ora). Spartano

Marcello Vatieri 6: Se in attacco si soffre, a centrocampo forse la situazione è ancora più critica per l’Arrubia. Il “geometra” dei rossi oggi è chiamato al ruolo di “operaio” pur non essendo la sua mansione preferita. Nel primo tempo ci prova con qualche tiro velleitario. Si spegne col passare dei minuti. Contenuto

Federico Cogoni