Cronaca

C’è soltanto Daluef Assemini in campo, Atletico Pirri è in sei e si arrende subito, pesante 12-0!

Daluef Assemini strapazza con un clamoroso 12-0 una Atletico Pirri in inferiorità numerica e arresa ancor prima di iniziare a giocare, e in virtù di questo largo successo i verdi di Matteo Saias agganciano Atletico Cagliari al quarto posto della classifica di serie A. Si è giocato alle 22, ultima gara del girone d’andata per il Cagliari League, sponsorizzato da Delogu Legnami, Consulenza Impresa, Ristorante Il Gusto dello chef Emilio Cannas, Tipografia del Campidano. Come il risultato finale può lasciar supporre, non c’è stata partita, Daluef Assemini ha maramaldeggiato segnando dodici reti e creando almeno un’altra ventina di occasioni, e solo la buona serata del portiere avversario De Agostini non ha reso il bottino più consistente. Nonostante l’assenza (di fatto) degli avversari, Daluef Assemini ha mostrato progressi sia sul piano del gioco e sia sul piano del carattere, non rilassandosi mai ma tenendo sempre i ritmi costanti, insomma un salutare allenamento in prossimità di impegni con squadre di pari livello. Per quanto riguarda Atletico Pirri, è difficile trovare le parole, la squadra è allo sbando, per l’ennesima volta i gialli di Federico Porceddu si sono presentati con soli sei elementi, ma quel che preoccupa è l’atteggiamento, rinunciatario e dimesso, ieri sera era evidente come il fanalino di coda fosse arreso e sconfitto ancor prima del fischio d’avvio, e soltanto un commovente Porceddu ha provato a salvare almeno l’orgoglio.

LE PAGELLE – ATLETICO PIRRI

Marco De Agostini: 8. Un bombardamento che neppure l’Iraq di Saddam Hussein aveva subito, cinquanta minuti sotto totale assedio, i granatieri verdi gli piombavano addosso da ogni dove, lui ha accettato la sfida e non ha piegato il capo. Dodici reti sono tante, ma ne ha evitate altrettante, se non di più, ultimo baluardo di resistenza di fronte alla tempesta. Ultimo ad arrendersi, bel duello personale con Argiolas. Linea Gotica.

Yari Manuel Rais: 4.5. Mai visto così sconsolato, dimesso, abbattuto, e se pure lui è così, allora è proprio un brutto segnale. Il combattente che conosciamo ieri ha gettato subito la spugna, la vis energica non c’era. Ha staccato la spina al quinto minuto della ripresa. Capo chino.

Nicolas Baroffio: Luca Giuseppe Repe: 4. Completamente annullati e in balia degli avversari, sempre anticipati, o nascosti, quei pochi palloni che sono riusciti a giocare li hanno gestiti male o persi. Anche loro sono scesi in campo giusto per la presenza e per evitare la penalità.

Federico Porceddu: 6. Capitano coraggioso, l’unico che abbia provato a stare in partita, sino alla fine, l’unico con in testa voglia e brio per lottare, per salvare la faccia, l’unico che realmente non merita l’ultimo posto e non merita un’umiliazione del genere. Atletico Pirri a un punto di non ritorno? Difficile immaginare di peggio. Isolato.

Francesco Garau: 5. Almeno nel primo tempo, con la sua corsa pirotecnica, seppur confusionaria, ha provato a dare fastidio alla difesa avversaria, con risultati modesti visto che spesso tendeva a infilarsi in strade occluse e sbatteva il muso contro Gaviano e soci. Con il passare dei minuti, specie nella ripresa, pure lui ha gettato la spugna. Zanzara.

LE PAGELLE – DALUEF ASSEMINI

Michael Concu: 6. Portiere d’emergenza, si è dovuto “sporcare” i guanti solo in due circostanze, su una conclusione di Porceddu nel primo tempo e su una di Rais in avvio di ripresa. Per il resto, ordinaria amministrazione e (speriamo di no) umidità accumulata. Spettatore non pagante.

Alessio Gaviano: 8.5. Aldilà dell’avversario inesistente, sottolineiamo il grande pregio di aver affrontato l’incontro con la giusta concentrazione e il giusto piglio, come se avesse di fronte un Iterc.cto.ro.ro o una Real ma chi?. Perfetto in fase difensiva, acuto nella partecipazione alla manovra, presente quando serviva in fase offensiva, propizia il settimo gol con una bicicletta stupenda diretta nel sette e porge a Cabras l’assist dell’8-0. Peccato per il palo colpito nel primo tempo.

Denis Caboni: 7.5. Bizzarro e movimentato, parte dalla sinistra e tende ad accentrarsi per caricare tutto sul piede destro, non segna ma dà un buon contributo soprattutto nel primo tempo. A volte, tende un po’ a strafare, dal suo piede origina l’azione del quarto gol.

Michele Cabras: 8. Pronto nel tap-in vincente per il 7-0, mentre il secondo gol personale è un’inezia, nel finale dà il via alle azioni dell’11-0 e del 12-0, ma la chicca della sua gara è certamente la sassata dalla distanza andata a morire sulla traversa, un colpo balistico che meritava miglior sorte. Sparatoria.

Stefano Manca: 8.5. Rullatore e trattore di metà campo, quantità impressionante abbinata a grande qualità, nella terra di mezzo fa sentire la sua fisicità e quando avanza, sono dolori. Nella cuccagna, trova dolciumi e caramelle pure per lui, con una doppietta e due assist. Carnevale.

Piero Paolo Virdis: 8. Pennella tre assist, tre confezioni di pregio, disegna il 4-0 di Podda e poi cucina la repentina doppietta di Argiolas, nel primo tempo. A parte i tre assist, tantissimi altri ottimi suggerimenti, un foraggiamento costante, gli è mancato solo il gol. Sputafuoco.

Franco Podda: 8. Rapido e tecnico, cambi di passo nel breve e avversari stesi come birilli, fin troppo semplice per lui bucare con il trapano una difesa di carta pesta. Dà avvio al festival con un quarto d’ora iniziale da areoplano, tripletta e tante altre occasioni create. Magic box.

Fabrizio Argiolas: 7.5. De Agostini lo mura spesso e lui in qualche occasione poteva certamente fare meglio, ma alla lunga firma una quaterna e si sfianca anche per i compagni, con un assist, diverse sponde e un palo.

Marco Murenu