Cronaca

Autocarrozzeria Caredda con il pallottoliere, sei centri per Soro, 13-2 su Black Bulls

Abbuffata natalizia per Autocarrozzeria Jonny Caredda, nell’incontro delle 15.30, valevole per la settima giornata del campionato di serie C2, i bianco-blu travolgono con un clamoroso 13-2 una Black Bulls priva di pedine fondamentali (Turchi, Lai e Murru su tutti) ma combattiva e tenace almeno per tre quarti di gara. Partita senza storia e risultato messo in archivio già nella prima frazione, sospinta dall’asse Arisci-Cadelano, Autocarrozzeria Jonny Caredda ha fatto valere tutta la sua superiorità tecnico-tattica e atletica, il punteggio finale si commenta da solo e se non fosse stato per il portiere avversario Ragatzu, il bottino bianco-blu sarebbe stato anche più consistente. In attesa dell’incontro di Infogaus, Autocarrozzeria Caredda si gode la vetta momentanea della classifica, mentre Black Bulls, troppo fragile in difesa, incappa nel terzo stop stagionale e resta ferma al quinto posto, a quota 12. Per i rosso-neri, un passivo troppo rumoroso, e immeritato per la generosità mostrata, ma questo non inficia di una virgola i meriti e la forza di una Autocarrozzeria Caredda sempre più lanciata e sempre più candidata alla vittoria finale. Non dimentichiamo che la competizione si avvale della preziosa sponsorizzazione di Delogu Legnami, Consulenza Impresa, Ristorante Il Gusto dello chef Emilio Cannas, Tipografia del Campidano.

LE PAGELLE – AUTOCARROZZERIA JONNY CAREDDA

Jonny Caredda: 6.5. Pomeriggio di assoluto relax, sui gol subiti non può nulla, è bravo a tenersi in temperatura neutralizzando in due circostanze Corda con altrettante uscite basse. Tutti gli uomini del presidente.

Giuseppe Cocco: 7.5. Presidio sicuro ed efficace della difesa, sceglie la soluzione della praticità quando c’è da chiudere e non disdegna di far avviare l’azione, anche se qualche volta tende a scoprirsi troppo. Stupenda e provvidenziale una chiusura difensiva da ultimo uomo su un contropiede avversario a tre, poco dopo va anche vicino al gol accarezzando il palo esterno con un diagonale da destra.

Marco Deiana: 6.5. Nel complesso bene, c’è anche un’apertura-assist per Soro ma si fa cogliere in fatale distrazione in occasione del primo gol rosso-nero. Sfiora il gol in due circostanze e da un suo recupero nasce l’azione del quinto gol.

Simone Soro: 9. Sei reti, per ribadire la sua leadership in vetta alla classifica cannonieri, ma anche tre preziosi assist. Come sempre, gara da leone indomabile, che morde ad ogni palla. Non capiamo, però, questo strano e inspiegabile nervosismo che lo porta a discutere, dopo appena due minuti di gara, con il proprio portiere e con l’arbitro, su questioni futili. 7.000 caffè.

Michele Arisci: 9.5. Migliore in campo, in assoluto, prova di straordinaria qualità, cinquanta minuti da ritagliare e da far vedere, con due gol, due assist, un’autorete procurata, un palo, una traversa, una quantità enorme di recuperi, scatti, suggerimenti. Non ha mai ridotto i giri del proprio motore, giocando sempre con concretezza e intelligenza. Panettone.

Daniele Cadelano: 9. Tatticamente svolge un lavoro preziosissimo, sporco ma di grandissima importanza, si cerca e duetta molto bene con Arisci, e oltre al servizio per la squadra riesce anche a colpire; una quaterna per lui, ma pure tante altre occasioni prodotte. Spessore.

Priamo Onnis: 6. Minutaggio ridotto ma interpretazione tattica discreta, in occasione del quinto gol è bravo ad aprire gli spazi e a portare via l’avversario, favorendo l’inserimento di Arisci, inoltre mette il piede pure nell’azione del 6-0.

LE PAGELLE – BLACK BULLS

Simone Ragatzu. 7.5. Ne ha prese tredici, ma non poteva farci niente; anzi, ne ha evitato almeno altrettante, miracoli e interventi in disperato salvataggio, difficile fare di più considerando che Soro e compagni hanno bombardato senza pietà sino ai secondi finali, senza sosta.

Daniele Corda: 5.5. Qualche palla persa di troppo a metà campo, non è un difensore e infatti le cose migliori le mostra con qualche ripartenza e qualche spunto, ma pare far gara a sé e la difesa avversaria (Caredda in primis) non gli lascia nemmeno le briciole. Peccato per un contropiede in superiorità numerica mal gestito.

Alessandro Pintus: 5. Affondato senza nemmeno poter alzare bandiera bianca, troppo Arisci, troppo Cadelano e troppo Soro per lui, ha lottato e ha provato a tenere testa ma non era umanamente possibile. Anche tantissimi errori personali, non solo deficit in marcatura. Magra consolazione, il gol a fine gara, quello del definitivo 2-13. Inverno.

Alessandro Manunza: 5.5. Abbastanza impalpabile, fatica a trovare una posizione adeguata e presto pure lui finisce vittima della trimurti Soro-Arisci-Cadelano. Non fortunato quando una girata dal limite dell’area sorvola la traversa di pochi centimetri. Sua la punizione-assist per Pintus.

Paolo Meloni: 6. Lo spunto del gol, di rapina, e qualche altra iniziativa, sicuramente meglio in fase offensiva, mentre in fase difensiva è stato triturato senza se e senza ma, Soro è troppo ostico per uno come lui. Tenero.

Marco Murenu